Il grande aumento dell'allevamento
di bestiame per alimentare il mercato globale del cashmere nella
zona dove vice il leopardo delle nevi ha un impatto negativo
sulle due prede naturali, tra cui lo stambecco siberiano, e
potrebbe minare la sopravvivenza del felino.
Lo rivela uno studio dei ricercatori del Muse di Trento,
pubblicato sulla rivista internazionale di conservazione
ambientale Oryx, che presenta i risultati della prima spedizione
alla ricerca del leopardo delle nevi nei Monti Altai della
Mongolia. "Abbiamo analizzato i dati di quasi 50 foto-trappole
allo scopo di capire come il bestiame domestico influenza la
presenza di leopardo delle nevi e dello stambecco Siberiano, sua
preda principale in quell'area", racconta Francesco Rovero del
Muse. "I risultati - aggiunge - mostrano che, dove è presente il
bestiame, la presenza dello stambecco crolla nettamente".
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