Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rogo Prato: Cassazione, lavoro disumano

Rogo Prato: Cassazione, lavoro disumano

Motivazioni condanna 2 proprietarie cinesi. Sette morti nel 2013

PRATO, 19 marzo 2018, 23:11

Redazione ANSA

ANSACheck

Gli operai che lavoravano nel capannone della ditta Teresa Moda a Prato, dove la notte del primo dicembre 2013 sette di loro morirono in un incendio, venivano trattati in maniera "disumana". Lo scrivono nelle motivazioni della sentenza i giudici della Cassazione che hanno reso definitiva la condanna per le sorelle Lin Youlan Lin (8 anni e 8 mesi) e Lin Youli, (6 anni e 10 mesi), titolari dell'azienda. Entrambe, nel frattempo, sono tornate in Cina. Per i giudici "l'approfittamento della condizione di clandestinità di almeno una parte dei dipendenti della ditta, in base al quale venivano imposte condizioni di lavoro ed economiche ben al di sotto del normale contratto di categoria, integra il dolo specifico del fine di trarre un ingiusto profitto dallo stato di illegalità dei cittadini stranieri". Inoltre per la Corte è "dovere rispettare le norme sulla sicurezza e contro gli infortuni anche nel caso in cui la produzione avvenga in fabbriche, capannoni o locali presi in affitto e già in cattive condizioni".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza