A 60 anni dalla morte una
mostra metterà in luce un Giacomo Balla (1871-1958) meno noto:
non solo futurista, non solo astrattista ma anche convinto
esaltatore del Fascismo e di Mussolini in coincidenza col suo
ritorno al figurativo. Occasione,la rassegna 'Balla e il '900'
che inaugura il 24 marzo alla Casa d'arte San Lorenzo di San
Miniato (Pisa). Curata dal critico d'arte Luca Nannipieri, la
mostra esporrà pitture e sculture di Balla fra cui un bronzo
dedicato al Mussolini "vittorioso" come spiega lo stesso
Nannipieri: "Balla è stato fondatore e traditore dei movimenti
che ha promosso. Futurista, ma poi ha abbandonato il futurismo.
Astrattista, ma poi neanche l'astrattismo lo ha persuaso per
intero. E' stato figurativo, inneggiando in questo all'ideologia
fascista e realizzando sculture in cui esaltava Mussolini uomo
nuovo capace di generare una nuova arte". Una trentina le opere
esposte, anche di De Chirico, Morandi, Sironi, Rosai, De Pisis,
Severini. La mostra prosegue fino al 15 aprile.
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