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L'auto autonoma ora "vede" nella nebbia

Grazie a sistema di navigazione più sensibile dell'occhio umano

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Le auto a guida autonoma diventano in grado di "vedere" anche nella nebbia, finora un grosso ostacolo al loro sviluppo: il grande passo avanti si deve ad un nuovo sistema di navigazione che può penetrare una nebbia tanto fitta da essere impenetrabile per l'occhio umano, e riesce anche a stimare la distanza degli oggetti individuati nella foschia. Lo hanno realizzato ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit), che presenteranno i loro risultati alla Conferenza Internazionale sulla Fotografia Computazionale che si terrà a maggio alla Carnegie Mellon University, a Pittsburgh.
    I ricercatori guidati da Guy Satat hanno utilizzato una telecamera che spara lampi brevissimi di raggi laser e misura il tempo che impiegano a tornare quando vengono riflessi da un oggetto. Il problema sorge in caso di nebbia, che diffonde la luce in modo anomalo a causa delle minuscole goccioline d'acqua presenti nell'aria. I ricercatori del Mit hanno aggirato il problema usando la statistica: infatti i tempi di arrivo della luce riflessa dalla nebbia seguono uno schema chiamato distribuzione gamma. La telecamera è in grado di calcolare una diversa distribuzione gamma per ognuno dei suoi 1.024 pixel e questo le permette di non avere problemi neanche se la nebbia varia di densità. Il sensore è stato testato in una camera con nebbia artificiale molto più densa di quella che è possibile incontrare nella realtà: mentre la visione umana riusciva a penetrare la foschia per circa 36 cm, la telecamera arrivava a 57 cm, dimostrando di essere migliore di qualsiasi automobilista.
   

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