"Il desiderio è sempre quello di primeggiare, di arrivare davanti a tutti. Ce l'abbiamo fatta dal punto di vista organizzativo e da quello del pubblico, meraviglioso; come squadra qualcuno è stato più bravo di noi". Nonostante l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali, il presidente della Fipav, Bruno Cattaneo, non vuol sentir parlare di delusione. L'uscita di scena dei ragazzi guidati da Blengini, però, impone una riflessione sul futuro, a cominciare proprio dai destini del tecnico, per dare via a quel rinnovamento che altre Nazionali "che sono più sensibili" hanno già avviato. Un bilancio sull'esperienza mondiale è però inevitabile. "Siamo arrivati a Torino tra le sei migliori del mondo - dice Cattaneo -, ma la Serbia ha giocato una partita straordinaria".
Il colpo di grazia contro una Polonia "molto forte": "Hanno giocatori straordinari, due centrali molto alti e quel formidabile giocatore che risponde al nome di Kubiak. Almeno abbiamo portato a casa la vittoria, un piccolo regalo per i nostri tifosi". A "mente fredda", e "con serenità", verranno fatte le considerazioni sui cambiamenti da apportare, sempre "con l'obiettivo di primeggiare". Il primo a fare le spese dell'eliminazione potrebbe essere il ct Blengini, che però non si sbilancia. "Quando dicevamo di essere ambiziosi, non pensavamo di sicuro al quinto posto - osserva il ct degli azzurri -. Di sicuro non siamo contenti, le aspettative erano alte ma ce le eravamo create anche noi. Il futuro? Per adesso non voglio pensarci". I problemi fisici che da un paio d'anni tormentano Lanza e il desiderio di Jantorena di dedicarsi alla famiglia potrebbero rivoluzionare il gruppo. "Deciderò con la mia famiglia - spiega l'italo-cubano -, ma penso che questa possa essere stato l'ultimo evento con la maglia azzurra. Ne parlerò anche con Blengini. A mente fredda dico che ancora non siamo pronti a salire sul podio".
Nessun addio invece per Zaytsev, l'altro uomo copertina del volley azzurro: "Rimango volentieri in Nazionale, come sempre massima disponibilità. Il movimento volley deve fare un salto di qualità, l'entusiasmo mostrato dalla gente deve essere un punto di ripartenza. L'addio di Osmany (Juantorena, ndr)? Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono ancora lontane per cui mi auguro possa ripensarci". I giovani di belle speranze, da Randazzo a Giannelli, non mancano, ma la sensazione è che il futuro di questa nazionale dipenda ancora da loro due.
