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El Pibe, il Sarrià, Messi, Argentina-Italia che sfide

El Pibe, il Sarrià, Messi, Argentina-Italia che sfide

Dopo il flop al Mondiale la sfida all'Albiceleste a Manchester

ROMA, 21 marzo 2018, 16:06

Redazione ANSA

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Medicare le ferite della disfatta mondiale nei due test di lusso prima di Pasqua. E' questa la gravosa incombenza del neofita Gigi Di Biagio, ct in transito di un'Italia da rifondare, che si gioca le sue chance con Argentina e Inghilterra. E il primo esame, dopo l'umiliante eliminazione iridata, e' proprio contro Leo Messi che il torneo in Russia ha l'ossessione di volerlo vincere con l'Argentina dopo avere conquistato una sofferta qualificazione con una tris in Ecuador.

Un' albiceleste che si permette il lusso di lasciare in Italia Icardi e Dybala ma che in serie A pesca Higuain, Biglia, Fazio e Perotti e conta sul talento emergente di Martinez e Pavon. Ma al centro del pianeta calcio c'e' sempre lui, la Pulce stratosferica, per la decima volta sopra i 30 gol stagionali. E per Messi il debutto contro l'Italia, visto che negli ultimi tre lustri c'e' stato un solo confronto e lui non c'era, arriva in un magico momento di forma. Trovera', prima di incrociare col Barca la Roma in Champions, una nazionale da lavori in corso col totem Buffon alle passerelle finali, la stella parigina Verratti e una nidiata di talenti che devono confermarsi ad alti livelli.

Il gap con l'Argentina, n.4 Fifa, con una generazione di campioni forse all'ultima chance iridata, e' sensibile, ma le maggiori motivazioni all'Etihad, il campo del Manchester City di Guardiola, dovrebbero averle gli azzurri.  Se il campionissimo di oggi e' al debutto con l'Italia, la storia intensa (ma appena al 15/o capitolo) dei confronti diretti e' legata all'idolo di ieri, Maradona. Dalla delusione cocente al Sarria 1982, complice l'inflessibile sentinella Gentile, al rigore decisivo in un San Paolo spaccato a meta' che stoppa le notti magiche '90, e' nel segno di Diego l'epopea calcistica di Italia-Argentina che ha giocato sei delle 14 gare fin qui disputate segnando tre gol.

Unite nel nome di Papa Francesco (che ha ricevuto le due squadre in udienza nel 2014) e di una secolare storia che affratella milioni di emigranti, le due scuole calcistiche si sfidano venerdi' e all'Italia la vittoria manca da 31 anni. Se in termini assoluti il bilancio e' apparentemente favorevole agli azzurri (6 vittorie, 5 pari e 3 ko) nelle competizioni che contano l'Italia non si impone da Spagna '82, terza delle cinque sfide mondiali. La prima volta e ' a Stoccarda 1974: la nazionale 'messicana ' di Valcareggi e' alla frutta e non va oltre l'1-1 con la giovane Argentina di Kempes. Azzurri eliminati e nel 1978, guidati da Bearzot, battono a Baires con un gol di Bettega l'Argentina che si avvia vincere il titolo.

 Entra in scena Maradona ma gli azzurri di Bearzot e Paolo Rossi si risvegliano nella seconda fase del Mundial '82: Tardelli e Cabrini rendono inutile il gol di Passarella, Gentile con le buone e le cattive 'ringhia' alle spalle del giovane Pibe de oro che non incide. E' il primo dei quattro successi che consentiranno a Zoff di alzare la coppa a Madrid di fronte a Pertini. A fare da sparring partner a Messico 1986 e' invece l'Italia: a Puebla Altobelli e Maradona confezionano un interlocutorio 1-1. In seguito gli azzurri sbattono contro il muro di Platini mentre super Diego segna con la mano de Dios e poi col gol del secolo all'Inghilterra prima di alza la coppa contro la Germania.

L'ultimo capitolo mondiale e' ancora nella pelle e nel cuore dei tifosi italiani: nella semifinale 1990 al San Paolo i partenopei sono divisi tra l'azzurro e Maradona, Vicini preferisce Vialli a Baggio, Caniggia pareggia il vantaggio di Schillaci. Non bastano 120' per decidere la sfida che gli azzurri perdono per gli errori ai rigori di Donadoni e Serena, mentre quello decisivo non lo sbaglia Maradona in campo con gli antidolorifici per una caviglia tartassata. Poi in finale trionfa la Germania tra le polemiche.

Il resto e' storia di nove amichevoli in 64 anni con quattro vittorie contro tre e due pari. Quelle piu' corpose per gli azzurri sono il 4-1 di Firenze 1961 con doppietta di Sivori e gol di Lojacono, due dei tanti oriundi; il 3-0 di Torino 1966 con doppietta di Pascutti e gol del compianto Meroni, un mese prima della Corea; il 3-1 di Zurigo 1987 con rete ininfluente di Maradona. Bilancio negativo nelle quattro gare all'Olimpico: 2-0 nel 1954 con gol decisivo di 'Testina d'oro' Galli, 2-2 nel 1979 con un rigore di Passarella che impatta il vantaggio di Pablito,poi due vittorie sudamericane per 2-1: nel 2001 sigillo di Cruz, nel 2014 acuto di Higuain, due dei tanti argentini che hanno reso piu' ricco il campionato italiano. 

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