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Salvini: 'No alle larghe intese. Io premier, Berlusconi ministro'

Il leader leghista al forum Facebook-ANSA: 'Il vantaggio della Lega sarà netto, al 20% anche nelle Regioni rosse'

"Il nome del candidato premier di Berlusconi? Non lo so". Il leader della Lega Matteo Salvini, al Forum live ANSA-Facebook smentisce l'alleto e chiosa: "La sorpresa è così sorpresa che non ne ho la più pallida idea. Le sorprese mi piacciono a Pasqua. Per il presidente del Consiglio non adoro le sorprese, preferisco la chiarezza. La Lega - dice Salvini - prenderà un voto in più di tutti gli altri del centrodestra e da presidente del Consiglio avrò l'onore e l'onere di scegliere i ministri. Farei fare il ministro a Berlusconi: non vedo l'ora di far fare il ministro a persone competenti settore per settore. Il primo settore priorità per il futuro e agricoltura e pesca, che affiderei a un uomo della Lega".

SALVINI AL FORUM FACEBOOK-ANSA

Quanto agli alleati, per Salvini non è una priorità incontrarsi di nuovo: "Abbiamo un programma firmato e condiviso, per fortuna ho inviti da tutta Italia. Quando si ha un programma condiviso non bisogna incontrarsi ogni settimana per ribadirlo".
 

Nessun dubbio sul primo provvedimento da adottare in caso di vittoria: "La legge Fornero, che ormai non è più solo una questione politica. L'emergenza è tornare a far circolare il lavoro, per i giovani che altrimenti scappano e per chi ha diritto a godersi la pensione. Pensioni e lavoro, poi per carità ci sono tante altre cose da fare ma il primo atto sarebbe quello.  La vita reale e le persone che incontro non mi chiedono le alchimie della legge elettorale o il futuro premier: chiedono meno tasse e via clandestini. Io metto a disposizione degli italiani la possibilità di scegliere me e la Lega. Se lo stato incassa di meno è buona notizia, sono soldi che finiscono in tasca agli italiani. Io ribalto il discorso sulla legge Fornero e sulla flat tax. Se lo stato dimagrisce si fa quello che c'è da fare. Sulla Fornero ho letto analisi preoccupate ma io sono strasicuro che quanto fatto negli ultimi anni ha avuto effetti disastrosi e successo".

Rimanendo in ambito economico, per Salvini "alcuni aspetti del jobs act sono da cambiare. La precarizzazione unita ai voucher incentiva al lavoro nero, l'aver eliminato i voucher aumenta il lavoro nero. Vanno bene anche i contratti a termine - specifica il leader del Carroccio - basta che non siano contratti a termine di una settimana. A Fabriano sono stato in un'azienda dopo ti arriva ogni pomeriggio un whatsapp che ti dice 'domattina ti aspetto in fabbrica'. Qui si è andati oltre la precarietà. Non puoi progettare il futuro e la famiglia con un contratto di una settimana"

Perché ricandidare Umberto Bossi? "Per me in politica e nella vita ci sono al di là del calcolo politico valori come il rispetto e la gratitudine. Ho iniziato ad appassionarmi di politica grazie a Bossi, poi la pensiamo diversamente su molte cose. Bossi mi dice di stare solo a Milano, ma io sono stato accolto molto bene in Basilicata e in Puglia e sono orgoglioso della Lega che unisce nel nome del federalismo e dell'autonomia. Ma il rispetto e la riconoscenza vanno al di là del calcolo politico".

Sui fatti di Macerata, da Salvini arriva una condanna a qualsiasi episodio di violenza: "Non vedo l'ora di esser messo alla prova di governo per dimostrare che si può portare tranquillità nelle città. L'errore è stato fatto da chi ha sottovalutato l'effetto dell'arrivo di tanti clandestini in Italia: Bisogna chiudere il rubinetto, limitare gli sbarchi e vedrete che un po' più di sicurezza la potremo garantire in Italia. E' la presenza islamica organizzata che va chiarita, non quella del singolo cittadino. Da italiano mi preoccupa dare spazio a chi non rinnega quanto scritto nella dichiarazione islamica sui diritti dell'uomo dove c'è scritto che la giustizia islamica prevale sulle legislazioni nazionali, che libertà di pensiero è limitata e che la donna conta un po' di meno dell'uomo. Se mi dicono che quella dichiarazione non esiste nessun problema".

Salvini ribadisce anche la posizione sui vaccini: "Io sono vaccinato e ho vaccinato i miei figli con i vaccini obbligatori: alcuni salvano la vita. Averne dodici insieme espone i bambini a rischio. Sono per fare obbligatoriamente i vaccini salvavita ma non per imporre con la minaccia una botta di dieci o dodici vaccini contemporaneamente che più di un danno hanno causato ai bambini. Bisogna accompagnare ma lasciare a mamma e papà il mestiere della mamma e del papà". 

Quanto a influenze esterne sulle elezioni, a Salvini 'fa sorridere questa storia della campagna filo russa. Magari ci sarà anche l'invasione degli alieni ma bisogna dimostrarlo. Gli italiani votano con la loro testa e io non vedo hacker russi. Comunque io non ho mai preso una lira ne da Trump ne da Putin'.

Su sondaggi e al risultato elettorale, il leader della Lega è fiducioso: "Finalmente arriva il 4 marzo, sento tanta voglia di cambiamento e normalità. Io garantisco normalità e tranquillità. Penso il contrario di Gentiloni (secondo cui il gap è colmabile, ndr): il distacco tra il centrodestra e gli altri sarà netto e la sorpresa sarà la Lega, soprattutto nelle regioni rosse, dove ne vedremo delle belle. Saremo il primo partito del Nord ma arriveremo al 20% anche in Regioni che sono governati dalla sinistra da cinquanta anni e dove i cittadini non ne possono più". 

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