La provincia di Treviso nel 2018 ha esportato beni per 13,6 miliardi di euro, con una crescita del 4.6% rispetto all'anno precedente, e ribadisce, toccando la 7/a posizione nella classifica fra i territori italiani, il radicamento della sua economia ai rapporti con i partner internazionali. Non è dunque un caso se oggi, nella sede di rappresentanza di Assindustria Venetocentro di Treviso, la sala riservata alla presentazione del rapporto "L'export del Veneto tra vecchi e nuovi rischi", curato da Sace-Simest, non ha potuto accogliere tutti gli imprenditori che hanno deciso di partecipare all'evento. L'appuntamento si inserisce nel Roadshow delle due società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti organizzato con Intesa Sanpaolo in collaborazione con l'associazione industriale territoriale. Al centro della discussione, che ha visto anche gli interventi di tre imprenditori fra i più attivi sui mercati internazionali (Francesco De Bettin, presidente di Dba Group, Alfeo Ortolan, presidente di Maeg, e Alberto Baban, fondatore della rete di imprese Venetwork), sono stati gli interrogativi sulle turbolenze nei paesi emergenti, sul rallentamento dell'economia statunitense e su temi come gli orientamenti protezionistici e le ricadute della Brexit. La sfida, in particolare per le Piccole e medie imprese, è quello di saper fronteggiare le complessità ed intercettare le tendenze di crescita dei vari mercati esteri. "Il 2019 - ha detto Beniamino Quintieri, presidente di Sace - si apre con uno scenario internazionale più complesso in cui, tuttavia, non mancheranno grandi occasioni di crescita. Siamo in un territorio dalla forte vocazione e tradizione internazionale, dove gli imprenditori sanno bene che rischi e opportunità fanno parte di ogni avventura che punta al successo. Come Polo Sace Simest - ha aggiunto - confermiamo il nostro sostegno alle imprese venete e lo rafforziamo, giorno dopo giorno, stringendo importanti partnership con il sistema bancario e confindustriale". Sace Simest ha già affiancato nei loro piani di crescita esteri più di 1200 aziende del Triveneto, mobilitando nel 2018 - tra esportazioni assicurate e investimenti garantiti, tra finanziamenti agevolati e partecipazione al capitale circa 2,2 miliardi di euro, al netto di ulteriori cinque miliardi di euro di operazioni garantite a supporto della cantieristica navale, con un impatto significativo su un indotto di più di 450 piccole e medie aziende trascinate dai numeri positivi di Fincantieri in qualità di capofiliera. In particolare sono 44 le partecipazioni in iniziative d'investimento delle imprese dell'area detenute da Simest. "Le imprese di Treviso e Padova - ha ricordato Marco Stevanato, vicepresidente di Assindustria Venetocentro - hanno generato nel 2018 un volume di esportazioni pari a oltre 23 miliardi di euro operando in tutti i mercati del mondo. E' quindi importante - ha concluso - potersi orientare, grazie ad informazioni puntuali e aggiornate e con partner qualificati, su come operare al meglio in uno scenario caratterizzato da dinamiche economiche e geopolitiche in continua evoluzione".
In collaborazione con:
Sace