BARI - "Sicuramente l'abbattimento di una serie di ostacoli, per esempio quelli legati ai visti, può essere una cosa molto importante. Spesso nel nostro lavoro, che è anche quello di portare imprese arabe qui, troviamo difficoltà a fare in modo che si ottengano tempestivamente i visti per le imprese. E questo è sicuramente un aspetto che un po' ci limita. Forse in altri Paesi, da questo punto di vista, le Ambasciate sono più attente". Lo ha detto all'ANSA il consigliere delegato della Camera di Cooperazione italo-araba, Raimondo Schiavone, oggi a Bari, in occasione della prima giornata della Borsa internazionale delle imprese italo-arabe. Schiavone ha poi evidenziato che per incrementare i rapporti con i Paesi arabi "lo Stato fa già tanto", e ha citato l'esistenza di "molti accordi internazionali tra l'Italia, l'Unione europea e i Paesi della Lega Araba di cui ci occupiamo noi", e il "ruolo importante che l'Ice svolge nelle relazioni con quell'area". Quanto ai pregiudizi che alcuni imprenditori possono avere nei confronti dei Paesi arabi, Schiavone ha spiegato che "ci sono, senza dubbio, in particolare in questo momento in cui la situazione geopolitica non è chiara". "Ma noi - ha precisato - percorriamo solo strade sicure, portiamo imprese nei Paesi dove ci sono margini di sicurezza certi, e in questo momento i Paesi del Golfo sono sicuri, ma anche i Paesi del Nord Africa come l'Algeria, la Tunisia, il Marocco, come lo stesso Libano e l'Egitto, sono paesi dove il livello di sicurezza è alto". Infine, Schiavone ha ricordato che "come Camera di cooperazione italo-araba abbiamo fatto un protocollo molto importante con la Regione Puglia per costruire un percorso che nel tempo conduca le imprese pugliesi ad affrontare quei mercati con più serenità". "Stiamo parlando - ha concluso - di mercati vicini e dove c'è un approccio culturale diverso rispetto ai mercati classici, e per cui c'è la necessità di approcciarsi con prodotti che hanno bisogno di certificazioni".
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