Il primo
ministro neozelandese, Jacinda Ardern, invita la popolazione a
non pronunciare il nome del killer della strage di Christchurch
ma quello delle 50 vittime uccise nelle due moschee della
città. "Ripetendo il nome di quell'assassino - ha detto -
gli darete la notorietà che cerca e che invece dobbiamo
negargli. Ricordate, invece, il nome delle persone uccise".
Intanto i servizi di intelligence esterni della Nuova Zelanda
hanno confermato di non aver ricevuto nessuna informazione
rilevante prima della strage. In un comunicato, il Government
Communications Security Bureau ha anche valutato positivamente
l'annuncio della premier Ardern, che ha ordinato un'inchiesta
per capire se ci sia stata qualche mancanza nel lavoro
dell'intelligence o se i piani dell'australiano Brenton Tarrant
potessero essere fermati. Diversi commentatori hanno espresso il
sospetto che le agenzie di intelligence fossero troppo
concentrate sulla comunità islamica per accorgersi della
minaccia.
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