Un'ottava deputata laburista, Joan
Ryan, ha annunciato l'uscita dal maggiore partito britannico
d'opposizione e l'ingresso nel Gruppo Indipendente nato dalla
scissione di un primo drappello di parlamentari della destra
interna al Labour, in polemica col leader Jeremy Corbyn.
Fra i vari punti della contestazione rivolta dal gruppo a
Corbyn (anche accusato d'incarnare una linea "di estrema
sinistra" e non abbastanza anti Brexit), Ryan - già al governo
sotto Tony Blair e presidente della lobby parlamentare dei
Laburisti Amici d'Israele - ha incentrato le sue critiche sulla
"piaga dell'antisemitismo" e "dell'odio anti israeliano" che
infetterebbe oggi il partito. Ryan ha anche sostenuto che il
leader sarebbe circondato da "trotzkisti, stalinisti, comunisti"
e lo ha bollato come "inadatto" alla carica di primo ministro.
Ai fuoriusciti potrebbe unirsi qualche altro laburista o ex
laburista, secondo i media, ma anche 3 deputate Tory pro Remain
dissidenti dalla linea di Theresa May sulla Brexit.
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