(di Tadeusz Konopka)
Una nuova ondata di manifestazioni in Polonia contro il divieto di aborto ha unito in tutto il paese diverse migliaia di donne scese in piazza, nonostante il freddo e la neve, per difendere la propria libertà. Le proteste, promosse dall'organizzazione 'lo sciopero nazionale delle donne', erano la risposta a un disegno di legge, chiamato "fermiamo l'aborto", fortemente sostenuto dalla chiesa polacca, e accolto dal parlamento per ulteriori elaborazioni, con il quale le donne polacche rischiano di essere costrette a partorire bambini con handicap, nonostante le malformazioni del feto risultate durante le analisi prenatali.
Ma la rabbia delle donne in piazza era ancora più forte, perché tale soluzione è passata non solo grazie ai voti dei deputati della maggioranza del partito conservatore Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski, ma anche a causa dell'assenteismo di diversi parlamentari dell' opposizione. Nella stessa seduta è stato inoltre accantonato un altro disegno di legge, che proponeva condizioni più libere nell'accesso all'interruzione di gravidanza.
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