Le proposte di Confedilizia si
articolano attraverso un pacchetto di richieste che partendo da
quello che è ormai diventato un mantra per del carico tributario
di natura patrimoniale (i 21 miliardi di euro annui di Imu e
Tasi), puntano a stimolare la crescita e l'occupazione. TRa le
misure: la stabilizzazione della cedolare secca per gli affitti
dei negozi per ora limitata al 2019; stabilizzazione della
cedolare secca del 10% per gli affitti abitativi a canone
concordato per ora prevista fino al 31 dicembre 2019.
Quest'ultimo intervento, spiegano i proprietari, è reso ancora
più urgente dallo sblocco degli aumenti delle aliquote dei
tributi locali disposto con l'ultima legge di bilancio perché
gli immobili interessati da questi contratti sono
particolarmente a rischio di aumenti, come Confedilizia aveva
sin da subito denunciato e come si è dimostrato pochi giorni fa
con il caso del Comune di Torino, che ha aumentato Imu e Tasi
anche sugli immobili locati a canone calmierato (del 23% circa).
Eliminazione Imu-Tasi negozi sfitti da almeno 2 anni.
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