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Fisco: tecnici Senato, 44% italiani mente su redditi affitti

Fisco: tecnici Senato, 44% italiani mente su redditi affitti

Nuove stime tenendo conto 'under reporting', evasi 132 mld

ROMA, 15 gennaio 2018, 19:59

Redazione ANSA

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Italiani che mentono nelle interviste rispetto al loro reddito, con una propensione coerente con l'inclinazione a occultare gli introiti al fisco, e un tasso di evasione dell'Irpef che supera il 14%. Sono alcuni risultati del 'ricalcolo' dell'evasione presentato dall'Ufficio Valutazione Impatto del Senato che in un nuovo dossier, riportato anche da Repubblica, illustra un nuovo approccio messo a punto all'Università Ca' Foscari di Venezia che tiene conto anche del cosiddetto 'under reporting', cioè la tendenza a sottostimare il proprio reddito nelle rilevazioni a campione nel timore che si possano stabilire collegamenti con quanto dichiarato al fisco. Sui redditi da lavoro autonomo e impresa, secondo quanto emerge dal rapporto, un intervistato su 4 non dice la verità, e "addirittura il 44% mente sugli affitti". Il nuovo calcolo porta così le stime del valore assoluto dei redditi complessivi evasi tra 124,5 e 132,1 miliardi. Grazie al nuovo approccio integrato, spiegano i tecnici del Senato, la stima del tasso di evasione totale sale a circa il 37% per i redditi da lavoro autonomo e impresa, mentre l'evasione sulle rendite è intorno al 65%. La perdita di gettito arriva così a oscillare tra 37,5 e 38,6 miliardi, con "la parte maggiore del tax gap causata appunto dall'evasione da lavoro autonomo e da impresa, che in entrambe le simulazioni che correggono l'under reporting, è vicina ai 21 miliardi di euro". La perdita di gettito dovuta all'evasione sugli affitti oscilla invece tra i 12,6 e i 14,7 miliardi (e sarebbe ferma a 3,3 miliardi senza correggere l'under reporting.
    I dati sul tax gap per il lavoro autonomo sono peraltro coerenti con l'ultimo rapporto ufficiale del Mef, attorno a 20,1 miliardi.
    L'evasione fiscale, si osserva ancora, contribuisce a modificare l'impatto redistributivo dell'Irpef, riducendone in particolare la progressività. La riduzione è soprattutto determinata da un abbassamento dell'aliquota media effettiva Irpef, che, a seguito dell'evasione, diminuisce di circa 4 punti percentuali, passando da circa 20% (nel caso teorico senza evasione) a 16% (nel caso dell'imposta con evasione).
   

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