La passeggiata di Natale tra i
negozi torna di moda. Quest'anno saranno circa 8,5 milioni gli
italiani che cercheranno tra le vetrine degli esercizi di
vicinato il regalo da mettere sotto l'albero, quasi 2 milioni di
persone in più rispetto al 2017, ed il numero più alto dal 2007.
È quanto emerge dalle stime elaborate sul sondaggio condotto da
SWG per Confesercenti sulle intenzioni di acquisto in occasione
delle festività invernali 2018.
Il sondaggio segnala una forte crescita della percentuale
interessata ad acquistare nei negozi, che passa dal 16 al 21%,
il valore più alto dal 2017. I piccoli negozi sono inoltre
l'unico canale di distribuzione commerciale a registrare un
aumento delle preferenze. Risultano infatti più o meno stabili
mercatini e bancarelle - scelti questo Natale dall'11% degli
intervistati contro il 12% dello scorso anno - mentre cala
l'appeal delle grandi strutture commerciali (da 35 a 32%) e dà
segnali di stabilizzazione anche il web, con una quota di
preferenze che dal 34% si assesta al 33% dopo un decennio di
crescita sostenuta (nel 2007 la percentuale di segnalazioni
dell'e-Commerce era del 7%).
"L'aumento di italiani intenzionati ad acquistare nei negozi
di vicinato è una conferma della validità del modello
commerciale dei piccoli esercizi, elemento sostenibile e
inserito nella realtà sociale ed economica dei territori: chi
compra in un negozio fa vivere la propria città" spiega Patrizia
De Luise, Presidente di Confesercenti. "Un modello che torna a
guadagnare consensi tra i consumatori proprio grazie alla sua
flessibilità e all'integrazione con il tessuto urbano. E che è
in grado di integrarsi allo stesso modo con il web e
sintonizzarsi sulle nuove sensibilità dei consumatori. Ora
l'auspicio è che le intenzioni di acquisto si tramutino in
acquisti reali delle famiglie, su cui grava più incertezza
rispetto allo scorso anno".
Le preferenze rilevate dal sondaggio - si legge in una nota -
sono anche un segnale di speranza per le imprese del commercio,
che cercano l'inversione di tendenza dopo un 2018 difficile: nei
primi dieci mesi dell'anno le vendite delle attività di minori
dimensioni si sono contratte del 2%, con un calo di circa 1
miliardo di euro sul 2017. E la frenata del 2018 arriva dopo una
fase non brillante. Negli ultimi quattro anni, infatti, i
piccoli esercizi hanno perso 1,6 miliardi di euro di vendite. La
quota di mercato dei piccoli esercizi è diminuita di 1,5 punti
percentuali, passando dal 27,8 al 26,3%. Ed il settore ha perso
circa 65mila posti di lavoro, occupati da piccoli
imprenditori.
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