Dal 2010 ad oggi il credito
complessivo verso gli artigiani (CNA, Confartigianato,
Casartigiani) è passato da 57 miliardi a 37 miliardi, con una
riduzione del 35% in pochi anni. È il dato che emerge dalla
ricerca presentata dai Confidi di Fedart Fidi riuniti fino ad
oggi (30 novembre) a Roma per la Convention annuale.
Il credito alle imprese artigiane, componente fondamentale
dell'aggregato delle micro imprese, mostra una riduzione di 3,4
miliardi nel 2017, a cui ha fatto seguito una ulteriore
riduzione di 1,8 miliardi nel primo semestre del 2018.
Come spiega Leonardo Nafissi, direttore Fedart Fidi: "Manca
una corretta distribuzione del credito all'economia e in
particolare verso le Pmi. Resta questo il principale problema
che frena la ripresa del Paese. A lanciare l'allarme, supportati
dai numeri, sono i Confidi Fedart di CNA, Confartigianato e
Casartigiani. Per le micro imprese fino a 10 addetti che
rappresentano la base produttiva del Paese con oltre 4 milioni
di unità, i dati al 31/12/2017 ed anche quelli al 30 giugno 2018
confermano che il mercato del credito è sempre più
inaccessibile, con una conclamata difficoltà spesso legata alla
dimensione e non alla qualità dell'impresa, a differenza delle
altre dimensioni di impresa".
Nel corso del 2017 i 109 Confidi Fedart hanno erogato
garanzie per 1,8 miliardi di euro a favore delle circa 670 mila
micro e piccole imprese associate a valere su 3,3 miliardi di
euro di finanziamenti concessi dalle banche. A fine 2017 il
sistema deteneva 5,0 miliardi di euro di garanzie in essere,
segnando una contrazione del 7% rispetto all'anno precedente con
un trend analogo a quello registrato dal credito alle imprese
dovuto alla progressiva disintermediazione dal circuito del
credito. Questo fenomeno ha contribuito ad accentuare
ulteriormente il credit crunch sulle imprese minori in una
spirale di causa effetto preoccupante.
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