ANNA LEWIS, DIARIO DI UNA MAMMA IMPERFETTA. COSA SIGNIFICA ESSERE MADRE (Bur Rizzoli, 13 Euro) Una storia d'amore, due lineette blu su un test di gravidanza e il mondo cambia per sempre, in modo irreversibile, perché la coppia si trasforma in famiglia. Inizia da qui il bellissimo racconto a colori che Anna Lewis ha realizzato nel suo Diario di una mamma imperfetta (Rizzoli), nel quale la disegnatrice ha voluto condividere in modo divertente, commovente e poetico la sua esperienza di maternità. In questo diario illustrato che si legge tutto d'un fiato non c'è retorica ma solo tanta verità ed è per questo che è così facile ritrovarsi tra questi disegni, il cui tratto più evidente è la tenerezza. Nonostante sia impresa ardua condensare in poche pagine cosa significhi per una donna diventare madre, la giovane disegnatrice ci riesce con una semplicità disarmante. Le illustrazioni, corredate da frasi illuminanti e spassose, descrivono in modo incredibilmente appropriato i mesi della gravidanza, le paure del parto e l'arrivo del tanto atteso frugoletto con le prime 24 ore di panico a casa. Il racconto inizia con le nausee, poi il corpo che si trasforma (e non proprio come si desidera). Regalo della gravidanza è un groviglio di emozioni di forze uguali e contrarie tra loro: se da un lato ci si sente inadeguate, dall'altro nasce una consapevolezza nuova, di essere protagonista di qualcosa di meraviglioso. "Non riesco ancora a crederci. Ma davvero ti ho fatto io?", si chiede la neomamma mentre, seduta sul divano, osserva incredula il 'prodigio' che ha dato alla luce. Il miracolo è qui, sotto gli occhi, ma si sa che non è tutto rose e fiori. Anche se accanto si ha magari un uomo meraviglioso, che non vede l'ora di fare il papà e che guarda adorante la propria compagna come donna e non solo come mamma.
Non potevano certo mancare tra i disegni il pianto ininterrotto del bebè, la frustrazione di non essere più libera come prima, il sonno che diventa un lontano ricordo, il rapporto di coppia che deve trovare un nuovo equilibrio, il desiderio sfrenato anche di andare al supermercato pur di uscire di casa, lo stravolgimento di ogni priorità e di tutte le certezze. E poi, quel maledetto dubbio che logora anche le più razionali, ossia il fatto di non sentirsi mai abbastanza, sempre troppo o troppo poco, per quella nuova vita che reclama amore. Le mamme, sembra voler dire Lewis, sbagliano, hanno paura del presente e ancora di più del futuro, ma si rialzano sempre, anche se pensano di non farcela. Del resto, "il mondo diventa più grande. Gli abbracci più stretti". E quegli abbracci sono tutto ciò che conta.
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