'Un amore sopra le righe' di Nicolas
Bedos, in sala dal 15 marzo distribuito da Officine Ubu,
racconta di una lunga storia d'amore, quella con protagonisti lo
scrittore Victor Adelman (interpretato dallo stesso regista) e
la bella longilinea Sarah (Doria Tiller), tra l'altro compagni
anche nella vita. Una storia durata 45 anni piena di
incomprensioni, rotture, ritorni, plagi, gelosie e tradimenti.
E, nel sotto testo di questa commedia francese, anche il sempre
valido adagio che dice: "dietro un grande uomo c'e' sempre una
grande donna".
Quando Sarah incontra Victor siamo nel 1971. Lui è solo un
velleitario scrittore rampollo di una famiglia alto borghese,
cosa che lo rende un bohemien senza reali problemi di esistenza.
Odia tutti, come capita a chi non ha avuto ancora successo, ma
non immagina che diventerà uno dei più importanti scrittori
francesi e che passerà poi con Sarah 45 anni pieni di passioni,
tradimenti, delusioni e successi. Ma chi è veramente la donna
che vive all'ombra del celebre marito? Non è affatto la sua
ruota di scorta, anzi le sue origini meno abbienti e più colte
(viene da una famiglia intellettuale ebrea piena di spirito
yiddish) la rendono una perfetta musa, vale a dire una donna
tenace, ma che alla fine non si può dare mai davvero per
scontata.
Tutto parte dalla fine. Ovvero da una lunga intervista
rilasciata dalla neo-vedova Sarah Adelman alla morte del marito,
una conversazione piena di sorprese. Questo film mette insieme
Nicolas Bedos, cronista, drammaturgo e comico che debutta al
cinema come regista, attore, sceneggiatore e compositore di
musica affianco a Philippe Kelly, sua compagna e
co-sceneggiatrice, a cui si aggiunge Doria Tillier, ex miss
meteo di Canal + che esordisce come attrice.
"Protagonista di questo film - spiega il regista - non è
tanto il marito scrittore, ma la moglie. Per definire il
personaggio di Sarah mi sono ispirato a numerose donne che
vivono nell'ombra operando dietro le quinte e mantenendo una
relazione ambivalente con il partner esposto alla notorietà.
Pensavo ad esempio alla vita delle compagne di Paul Morand,
Saint-Exupéry, Celine e Picasso. Sono cresciuto venerando la
figura di Simone di Beauvoir, inoltre volevo che la nostra
coppia di finzione avesse uno spiccato lato creativo".
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