Un processo in forma teatrale per
riflettere sulle responsabilità di quanti avallarono
discriminazioni e violenze del Nazismo: a 80 anni
dall'emanazione delle Leggi per la difesa della razza che il Re
Vittorio Emanuele III promulgò con la sua firma, va in scena il
18 gennaio all'Auditorium Parco della Musica di Roma lo
spettacolo Il Processo, regia di Angelo Bucarelli (ingresso
gratuito).
L'evento, in occasione del Giorno della Memoria, propone un
vero e proprio processo dal finale non scontato che vede come
imputato Vittorio Emanuele III, interpretato da Umberto
Ambrosoli: con lui anche Marco De Paolis, come pubblico
ministero, Giorgio Sacerdoti, avvocato di parte civile, e la
Corte, composta da Paola Severino, Rosario Spina e Giuseppe
Ayala. Nel corso del processo tante anche le testimonianze di
quanti furono colpiti dalle leggi razziali.
Verrà eseguita in prima mondiale dalla violinista Francesca
Dego la Ballata di Mario Castelnuovo-Tedesco, compositore
costretto a emigrare negli Usa. infine Maurizio Molinari parlerà
di cosa accadde in Italia nel dopoguerra, quando si voltò pagina
pur senza aver esaminato gli errori commessi.
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