Le ragioni dell'Eta non l'hanno mai
convinto e non crede alle piccole patrie. Lo scrittore basco
Fernando Aramburu, vincitore del Tomasi di Lampedusa (consegna
il 4 agosto a Santa Margherita di Belìce) con "Patria" (Guanda),
che affronta la questione basca, considera una conquista
l'accordo di Schengen: "Sono arrivato a Palermo dalla Germania -
dice in conferenza stampa nel palazzo dove abitò l'autore del
Gattopardo - senza usare il passaporto. Il mondo ha bisogno di
aperture e d'umanità".
Da 33 anni vive in Germania, dove si sente un po' straniero:
"Per strada la gente mi guarda con sospetto; a meno che non sia
col mio cane, allora mi sorride. La morale che ne ho tratto è
che il cane dà garanzia di normalità".
Poco tenero con il suo paese ("la Spagna è troppo concentrata su
se stessa per riflettere sul fenomeno dei migranti"), non è
clemente neanche con la Germania: "Nel 2015 ha accolto 1,2
milioni di stranieri, ma l'ha fatto male. Va bene l'accoglienza,
ma ai migranti bisogna dare prospettive".
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