Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Clochard bruciato vivo: pm, ergastolo

Clochard bruciato vivo: pm, ergastolo

Giuseppe Pecoraro è accusato dell'omicidio di Marcello Cimino

PALERMO, 17 gennaio 2018, 18:32

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I pm Alfredo Gagliardi e Maria Forti hanno chiesto la condanna all'ergastolo per Giuseppe Pecoraro, accusato dell'omicidio del clochard Marcello Cimino, bruciato vivo, a marzo scorso, mentre dormiva su un giaciglio di fortuna davanti al ricovero dei Capuccini a Palermo. Gli avvocati di Pecoraro, Carolina Varchi e Brigida Alaimo, all'inizio di questa udienza hanno avanzato la richiesta di sospensione del processo per accertare la capacità di stare in giudizio di Pecoraro. Richiesta respinta dal giudice, dopo l'opposizione della Procura e del difensore delle parti civili, Antonino Palazzotto. Arrestato dalla polizia poche ore dopo il delitto, e ripreso durante l'omicidio da una telecamera di videosorveglianza, Pecoraro ha confessato, raccontando agli inquirenti di aver agito perché Cimino insidiava la sua compagna. Secondo i periti nominati dal giudice, l'imputato era capace di intendere e di volere quando agì. Di parere opposto la perizia della difesa.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza