(ANSA) - ROMA, 22 DIC - Commercialisti "preoccupati" per "la
previsione contenuta in Legge di bilancio che allarga l'obbligo
di fatturazione elettronica a tutte le transazioni tra privati
dal primo gennaio 2019 (ad eccezione dei contribuenti ex-minimi
e in regime forfettario), con un'anticipazione al primo luglio
2018 per le cessioni di carburanti per motori e le prestazioni
rese da subappaltatori e subcontraenti nel quadro di un appalto
pubblico". L'allarme, lanciato dal presidente nazionale della
categoria Massimo Miani, riguarda "l'assurdità di un'estensione
generalizzata di tale obbligo indistintamente a tutti i 4
milioni e oltre di Partite Iva in un unico 'd-day', individuato
nel capodanno 2019, che già lascia presagire scene di isteria
collettiva, o diffusi stati d'ansia da trasmissione telematica",
avendo "già dovuto fare i conti, come contribuenti ancor prima
che come professionisti", con "gli ingorghi telematici e i gravi
disservizi, anche in termini di violazione della privacy,
causati dallo Spesometro 2.0", conclude il vertice dei
commercialisti italiani. (ANSA).