La procura generale di Torino si è
opposta alla richiesta di Giulia Ligresti (figlia
dell'imprenditore Salvatore Ligresti) di scontare a un lavoro
socialmente utile il residuo della pena di due anni e otto mesi
di reclusione patteggiata nel 2013 nell'ambito dell'inchiesta
sui conti di Fonsai. La decisione del tribunale di sorveglianza
è attesa nei prossimi giorni.
Giulia Ligresti aveva proposto di lavorare per alcune ore
alla settimana come pr o designer. Secondo quanto si apprende
negli ambienti giudiziari piemontesi, uno degli argomenti che
potrebbero portare i giudici a non accogliere la domanda è il
mancato risarcimento del danno.
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