"In Canada ho perso mani e gambe,
ma ho guadagnato in fiducia in me stesso e in umanità". A soli
quattro mesi dalla Yukon Artic Ultra in cui ha rischiato di
morire assiderato, Roberto Zanda ha messo a segno un nuovo
record: l'ironman cagliaritano è tornato a camminare grazie alle
protesi impiantate all'ospedale Cto della Città della Salute di
Torino.
"Tornerò a correre", annuncia l'ultramaratoneta che il 25
giugno rientrerà in Sardegna. "Ora penso a un bel pasto alla
sarda, a riabbracciare gli amici e a riposarmi", racconta. "Io e
mia moglie manchiamo dalla nostra terra da troppo - aggiunge -
abbiamo bisogno di riprenderci da questa grande avventura".
Zanda indossa protesi fornite dall'officina Ortopedica Maria
Adelaide, tra cui una mano bionica iLimb. "Servono sei mesi per
muovere la mano bionica come sta già facendo Zanda - dice Bruno
Battiston, direttore della Struttura di Chirurgia della mano
dell'ospedale Cto - ha compiuto progressi incredibili. Un
paziente eccezionale e, da oggi, un atleta".
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