"Abbiamo un elenco lunghissimo
di giornalisti uccisi, il mondo è questo, c'è la realtà e quando
noi accediamo i riflettori sulla realtà, rischiamo. Quando viene
ferita l'informazione, viene ucciso o minacciato un giornalista,
viene ferita la democrazia perché il nostro è un ruolo pubblico
e sociale che ha lo scopo di informare i cittadini, l'opinione
pubblica". Lo ha detto Sandro Ruotolo, a Campobasso insieme a
Michele Albanese, ad un incontro organizzato dall'Assostampa
Molise sul tema: 'Chi ha paura dell'informazione?'.
Restando sull'argomento ha aggiunto: "L'Italia, rispetto
all'Europa, è il Paese più attenzionato per l'attacco alla
libertà di informazione". Ma le mafie del terzo millennio su
cosa puntano per incrementare i loro profitti? "Su tutto - ha
spiegato Albanese - cambiano le stagioni, ma dove ci sono affari
sporchi ci sono loro. Quello che mi preme dire e che mi porta a
lanciare un segnale d'allarme anche qui, in Molise, è di stare
attenti all' inquinamento dell'economia reale"."In tal senso,
secondo il comando generale della Guardia di Finanza - ha
proseguito Albanese - il valore dell'economia illegale prodotta
dall'attività delle mafie arriva a cifre enormi, quasi nove
finanziarie all'anno, parliamo di circa 150 miliardi di euro,
una montagna di soldi con la quale stanno comprando tutto, il
respiro, la vita delle persone, mettendo a rischio la democrazia
di questo Paese".
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