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Cina: stop ai soccorsi dopo un'esplosione sulla petroliera

In fiamme da sabato, dispersi ancora oltre 30 persone

10 gennaio, 21:01
Cina: stop ai soccorsi dopo un'esplosione sulla petroliera Cina: stop ai soccorsi dopo un'esplosione sulla petroliera

Un'esplosione sulla petroliera iraniana Sanchi, in fiamme da sabato al largo di Shanghai per la collisione con un mercantile, ha costretto le autorità marittime cinesi a sospendere gli sforzi per domare l'incendio, per la ricerca degli oltre 30 membri dell'equipaggio ufficialmente dispersi e per scongiurare il rischio di affondamento e il disastro ambientale. Le navi dei soccorsi, ha reso noto il ministero dei Trasporti, sono state fatte allontanare a distanza di sicurezza, secondo i media locali. Le ultime decisioni sono un colpo alla macchina dei soccorsi internazionali che hanno mobilitato tra gli altri Cina, Usa, Corea del Sud e Giappone per evitare il disastro ambientale e recuperare i dispersi. La petroliera, secondo gli ultimi aggiornamenti, è ancora in fiamme a causa del carico di condensato ultraleggero per circa un milione di barili destinato in origine alla Corea del Sud e incendiatosi dopo la collisione di sabato sera a 160 miglia da Shanghai contro il mercantile CF Crystal, nelle acque del mar Cinese orientale. Le autorità hanno da due giorni lanciato l'allarme su possibile esplosione ed affondamento dello scafo. La National Iranian Tanker, operatore della Sanchi, ha detto ieri che ci sono ancora speranze, sia pure minime, di trovare sopravvissuti intrappolati nella scafo, in particolare nei locali dei motori non affetti da incendio ed esplosione. (ANSA).

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