Sono in corso al
largo di Fano le operazione preliminari di monitoraggio per
verificare la possibilità di far brillare l'ordigno bellico
risalente alla Seconda Guerra Mondiale trovato vicino alla
spiaggia Sassonia il 13 marzo: la rimozione aveva reso
necessaria l'evacuazione di 23 mila persone nella zona. Se le
condizioni meteorologiche e del mare lo permetteranno, verso le
11, gli artificieri e subacquei della Marina Militare - 11
uomini - effettueranno l'operazione in più fasi: verranno
verificate le condizioni della bomba che sarà portata in
galleggiamento da 13 ai 7 mt di profondità per evitare problemi
ai fondali; poi verranno esplose due cariche: una per
allontanare i pesci, l'altra per il brillamento dell'ordigno
contenente oltre 200 kg di tritolo e una piccola componente di
acido per l'esplosione ritardata che, secondo le informazioni
ricevute, non creerà problemi all'ecosistema. Il tutto verrà
sorvegliato da motovedette della Guardia Costiera.
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