(ANSA) - MILANO, 09 LUG - Il gruppo veneziano Turatti, che produce macchinari per l'agroalimentare, e la startup padovana Ez Lab danno vita al primo macchinario che usa la blockchain per certificare i diversi passaggi di lavorazione di un prodotto, all'insegna di una maggiore sicurezza alimentare.
Le due aziende venete hanno presentato il progetto n anteprima mondiale negli Stati Uniti, dove entrambe hanno una sede. I singoli macchinari e le linee di processo della Turatti sono ora in grado di registrare in tempo reale, su piattaforma blockchain, i diversi passaggi cui è soggetto il prodotto. I dati vengono, quindi, automaticamente codificati su un registro immodificabile e possono essere controllati in ogni momento. Questo offre "una garanzia nuova in termini di sicurezza alimentare - spiega una nota -, perché la tecnologia blockchain consente di certificare tutti i passaggi e le fasi di lavorazione cui è stato sottoposto ogni singolo lotto.
Una certificazione che può essere esibita come elemento di garanzia e prova in caso di eventuali contestazioni relative alla sicurezza del prodotto". Il gruppo di Cavarzere (Venezia), con lo stabilimento all'avanguardia di Turatti North America, ha sede a Salinas e proprio qui lo scorso anno la startup padovana ha partecipato a un programma di accelerazione di cinque mesi promosso da Thrive, il più grande acceleratore mondiale nell'ambito dell'agrifood. "Dall'incontro fra queste due realtà - conclude la nota - è nata una collaborazione nel segno dell'open innovation e delle tecnologie Industry 4.0" (ANSA).