(ANSA) - MILANO, 19 LUG - "L'era digitale che stiamo attraversando ci offre incredibili opportunità di crescita, ma l'istruzione, nonostante sia il settore più determinante per il successo socio-economico, registra tassi di innovazione tra i più bassi". Lo sottolinea il Ceo e co-founder di Tag Innovatin School, Alessandro Rimassa, spiegando che "questo sistema contribuisce a creare un gap delle competenze più richieste dalle aziende, che difficilmente riescono a reperire sul mercato figure professionali specializzate".
Secondo una ricerca dell'Innovation school di Talent Garden, il futuro dell'educazione passa per percorsi di studio personalizzati, più partecipativi ed esperienziali che mettano lo studente al centro e la tecnologia a supporto. Percorsi capaci di contribuire concretamente allo sviluppo delle digital skill tecniche attualmente più richieste delle imprese, quali digital marketing, data governance, business transformation, design e coding. Il passaggio dal concetto di education, tipico del sistema pubblico, a quello di learning, che denota appunto la centralità dello studente, ha portato negli ultimi 20 anni all'entrata nel settore di attori privati, che nel 2015, a livello secondario, rappresentavano circa il 20% del mercato nell'area dei paesi sviluppati dell'Oecd. Inoltre ha portato a maggiori investimenti da parte di società, soprattutto dell'ambito tech, come Google e Microsoft. In particolare, per quanto riguarda l'istruzione post-secondaria, dalla ricerca emerge l'interesse degli studenti per percorsi di studio brevi che permettano l'apprendimento di due o tre digital skill alla volta.(ANSA).