Gellify lancerà a settembre una piattaforma digitale per fare open innovation nell'ambito di Industry 4.0. "Partiremo con più di 250 tra startup B2B, aziende corporate e pmi", con l'obiettivo di "rispondere in maniera continuativa e sistematica alle sfide della trasformazione digitale", spiega Lucia Chierchia, Managing Partner e Head of i4.0 dell'azienda bolognese, che favorisce l'incontro tra le aziende tradizionali e le startup innovative. "Vogliamo rendere più agile e ubiquo il modello di open innovation di Gellify, attraverso una piattaforma digitale nella quale saranno presenti realtà corporate, startup e Pmi innovative, ovvero i soggetti che stiamo già abilitando a collaborare insieme nel mondo analogico", aggiunge Andrea Landini, Managing Partner e Head of Community di Gellify.
Intervistati dall'ANSA i due manager sostengono che "siamo entrati nella terza wave di Internet ("of Things"), la connettività ubiqua abilita gli imprenditori a trasformare il mondo reale: manifattura, finanza, trasporti, alimentazione, educazione e salute". In questo scenario, "le aziende della old economy diventano quelle con cui allearsi e creare delle partnership per fare innovazione". Questo è ancora più vero nel mondo del B2B, in quanto "rivoluzionare il modo in cui le aziende lavorano e le persone vivono impone alle nuove startup una sfida di credibilità di dimensioni imponenti, sconosciuta in questi termini alle startup (e ai colossi) della wave precedente".
In ambito industria 4.0, e più in generale in ambito digitale, "c'è tanto interesse e movimento ma anche tanta confusione sulla definizione dei nuovi modelli tecnologici e sulle loro applicazioni", spiega Chierchia. Gellify ha così classificato "le tecnologie in cluster tecnologici che permettono di mettere ordine", cercando di fornire "una guida per chiamare le tecnologie nel modo giusto". Nella nuova piattaforma le organizzazioni potranno anche toccare con mano i casi di successo di innovazione tecnologica messa in atto da altre aziende.