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Lehman e la battaglia contro il cancro, è stata la vittoria più bella

L'americano rivela il suo dramma solo 23 anni dopo: "Ho avuto paura di perdere mia moglie"

Redazione ANSA

La sua vittoria più bella la racconta solo ora, ma non è stata sul green. L'americano Tom Lehman, campionissimo di golf, rivela la sua battaglia contro il cancro. "E' stata dura - ammette - ma ce l'ho fatta.". Un tumore al colon diagnosticato 23 anni fa e reso noto adesso, dopo anni difficili e una lotta serrata portata avanti fuori dal green dalla quale è uscito vincitore.
    "Ho avuto paura - spiega ancora l'americano - ma soltanto di perdere mia moglie". Quella con la malattia è stata la partita più bella vinta in carriera dallo statunitense, che nel proprio palmares vanta 22 successi a livello professionistico. Tra questi spiccano i trionfi all'Open Championship 1996 e alla Ryder Cup 1999. Il 58enne di Austin, l'unico golfista della storia ad aver ottenuto l'onore e il privilegio di essere nominato giocatore dell'anno sul PGA Tour, il Web.com Tour e il PGA Tour Champions, se l'è davvero vista brutta. Eppure non ha mai mollato. "La guarigione - spiega - è stata una liberazione. Ho preferito non dire nulla per tutti questi anni, non credevo valesse la pena discutere di questo. Anche perché non mi trovavo all'ultimo stadio ed ero convinto di potercela fare". All'epoca dei fatti Lehman aveva 36 anni e da oltre un decennio era già sul green a competere con i migliori. Le prime avvisaglie si sono materializzate durante il Masters di Augusta.
    "La gara più importante della stagione - ammette con rammarico - l'ho giocata con la testa tra le nuvole". Tra dolori e sanguinamenti che portarono l'americano alla decisione di affidarsi alla Mayo Clinic Healt (realtà che annovera più di 70 cliniche e ospedali in Minnesota, Iowa e Wisconsin). Prima gli accertamenti e poi la diagnosi: carcinoma (maligno) del colon-retto, la terza forma più comune di cancro che provoca circa 610.000 morti all'anno nel mondo. E quindi le ansie, le cure, le preoccupazioni e la guarigione. "Una liberazione".
    Arrivata anche grazie al golf, quello sport che nonostante tutto a Lehman non ha mai tolto il sorriso e la voglia di combattere.
   

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