Il golf come volano per economia e turismo, in una regione dalla grande tradizione "green". Il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, ha incontrato al Royal Park I Roveri di Torino, presidenti, direttori e segretari di circolo del territorio. Presenti all'evento anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. E ancora: il vicepresidente vicario della Federgolf, Maria Amelia Lolli Ghetti; il presidente del comitato regionale della Fig Piemonte, Marco Francia.
"Nell'ultimo anno il turismo in Piemonte è cresciuto del 10% e i turisti golfisti sono tra coloro che spendono di più. Per questo, insieme alla Federgolf e ai circoli del nostro territorio, riconosciuti tra i migliori a livello mondiale, ci siamo confrontati sulle strategie per continuare a far crescere questo settore, attraendo eventi internazionali e appassionati del green da ogni parte del pianeta", le dichiarazioni di Cirio.
L'Open d'Italia dal 27 al 30 giugno prossimi si giocherà all'Adriatic Golf Club di Cervia, in Emilia-Romagna. Poi, nel 2025, sarà protagonista all'Argentario Golf Club di Monte Argentario (Grosseto), in Toscana. Ma per il 2026 è concreta l'ipotesi che la più importante manifestazione del golf tricolore possa tornare a Torino, nella regione di due emblemi del golf italiano: Francesco Molinari, campione Major, ed Edoardo Molinari, primo vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2025 di Bethpage (New York).
Il Royal Park I Roveri, immerso nel Parco Naturale La Mandria, ha ospitato l'Open d'Italia per quattro anni di fila, dal 2009 al 2012. Mentre sia nel 2013 che nel 2014, l'Open si giocò al Circolo Golf Torino. Si trattò di un ritorno, dopo la prima volta nel 1999. Ma anche le prime tre edizioni del torneo, dal 1925 al 1927, si disputarono in Piemonte, precisamente al Golf Club Alpino di Stresa. Nel 1936 fu la volta del Golf Club Sestrieres, nel 1991 e nel 1998 del Golf Club Castelconturbia.