Dopo l'assoluzione della Corte dei
Conti, confermata in appello, si chiude, con un'archiviazione,
anche il versante penale della vicenda che ha coinvolto l'ex
sindaco di Malalbergo (Bologna) Massimiliano Vogli e due
dipendenti comunali. Il primo cittadino, difeso dall'avvocato
Nicola Mazzacuva, rispondeva di truffa, le due dipendenti,
difese una dall'avvocato Tiziana Zambelli, l'altra dagli
avvocati Alessandro Montanari e Vito Alberto Fedele, anche di
falso.
L'accusa riguardava permessi retribuiti di cui Vogli, sindaco
dal 2004 al 2014 e dipendente della Regione, aveva usufruito
convocando giunte comunali ritenute non necessarie in orari
coincidenti col lavoro; le funzionarie avevano certificato la
partecipazione. Il Pm Flavio Lazzarini ha infine chiesto
l'archiviazione disposta dal Gip Alberto Ziroldi, secondo cui
non emergono profili penali: l'attività istituzionale, come
sancito anche dai processi contabili, è stata declinata secondo
parametri di discrezionalità amministrativa.
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