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Jazz club vs. Grillo, discrimina liscio

Jazz club vs. Grillo, discrimina liscio

'Molti jazzisti contaminano con liscio, anche Hengel Gualdi'

FORLì, 14 gennaio 2018, 17:47

Redazione ANSA

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"Sorprendente e discriminatoria dichiarazione di Beppe Grillo": così Michele Minisci, fondatore del Naima Jazz club di Forlì, se la prende con il leader M5s, che ha respinto l'ipotesi di lasciare il Movimento sostenendo che "sarebbe come per un jazzista darsi al liscio".
    Un'affermazione, argomenta Minisci, che insieme agli appassionati di liscio "deve aver lasciato stupefatti, per il giudizio razzista e discriminatorio verso una musica considerata di serie B, non solo Riccarda e Raul Casadei, rispettivamente figlia e nipote del mitico Secondo", ma anche molti musicisti jazz "che hanno sempre contaminato il jazz col liscio, come Hengel Gualdi, Piergiorgio Farina e Germano Montefiori". "Lo stesso Renzo Arbore avrebbe qualcosa da ridire", prosegue: "Grillo, poi, si è forse dimenticato che per molti critici musicali Secondo Casadei era considerato il Duke Ellington italiano, e addirittura sembra che una canzone di Secondo (Reginella Campagnola) sia stata registrata anche da Glenn Miller".
   "E' vero spiace leggere una dichiarazione simile. Trattasi di ignoranza musicale", commenta Giordano Sangiorgi, patron del Meeting delle etichette indipendenti di Faenza (Ravenna). "Pochi sanno - aggiunge - che dalle musiche di Secondo Casadei fino a quelle di Extraliscio dietro vi sono grandi talenti musicali che avrebbero ben figurato nelle migliori orchestre mondiali. Purtroppo molte orchestrine con le basi hanno distrutto la grande professionalità, maestria e competenza di tanti grandi del Liscio che non sto qui ad elencare e che celebriamo da due anni alla Notte del Liscio. Si tratta di una dichiarazione purtroppo però profondamente ignorante e discriminatoria verso un genere musicale, i suoi musicisti e la loro terra".

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