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Guido Reni protagonista ad Aosta

Guido Reni protagonista ad Aosta

Al Museo Archeologico la pala de La Strage degli innocenti

AOSTA, 09 gennaio 2018, 19:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' concentrata su un singolo capolavoro della storia dell'arte italiana la mostra-dossier 'La Strage degli innocenti. Manifesto del Raffaellismo di Guido Reni' allestita ad Aosta presso il Museo Archeologico Regionale: dal 13 gennaio al 18 febbraio il pubblico potrà ammirare la magnifica pala d'altare che il pittore bolognese nel 1611 realizzò nella sua città per la cappella Berò nella Chiesa di San Domenico. L'opera, di grandi dimensioni (cm 268ž170) e appartenente alle collezioni della Pinacoteca nazionale di Bologna, racconta con notevole espressività l'episodio narrato nel Vangelo di Matteo ed è di rientro dalla mostra francese del Musée Condé di Chantilly (dove è stata esposta accanto all'opera di Poussin dedicata allo stesso soggetto). Proprio per comprenderla dal punto di vista tematico, la pala è corredata da un nutrito apparato multimediale che ne illustra la storia e ne approfondisce gli aspetti iconografici, stilistici, esecutivi.
    "Questa pala, che si propone come icastica restituzione di un evento d'inusitata violenza e drammaticità, mette in evidenza come nessun altro le straordinarie capacità di sintesi formale di Reni", scrive nel testo critico Mario Scalini, che ha curato la mostra con Elena Rossoni. Ma obiettivo dell'esposizione è non soltanto rivelare la grandezza pittorica dell'artista, che raggiunge la piena maturità ne La strage degli innocenti, ma anche quanto la sua arte sia stata influenzata dalla lezione di Raffaello, come affermato dalla tesi curatoriale. Il forte richiamo a Raffaello è documentato grazie al secondo capolavoro esposto nella mostra: accostata alla pala d'altare c'è infatti una Testa di Madonna attribuita a Raffaello proveniente dalle Gallerie Estensi di Modena, che evidenzia chiaramente il 'raffaellismo' di Reni.
   

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