Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Le 5 regole d'oro per aprire una bottiglia di vino

A suggerirle il sommelier Alessandro Scorsone

Redazione ANSA ROMA

Arrivano le 5 regole auree per aprire una bottiglia di vino senza incorrere in spiacevoli imprevisti. A suggerirle è Alessandro Scorsone, sommelier e maestro cerimoniere di Palazzo Chigi interpellato da Apcor, Associazione portoghese dei produttori di sughero.

Le indicazioni di Scorsone partono dal concetto secondo cui all'interno di una bottiglia sono racchiuse la storia del vitigno, della cantina e della area geografica del vino che si sta per aprire. Per questo, il momento in cui queste storie vengono liberate attraverso l'estrazione del tappo di sughero deve essere celebrato attraverso gesti fatti di sapienza, stile e passione. Il sommelier ricorda inoltre che qualunque bottiglia ci si appresti ad aprire, dalla più blasonata a quella più economica, ognuna di esse merita lo stesso rispetto e per questo la tecnica di apertura deve rimanere invariata.

Concretamente viene consigliato per prima cosa che l'etichetta debba essere esposta verso il tavolo e ben visibile agli ospiti iniziando ad incidere la capsula di alluminio della bottiglia in un punto preciso, detto baga (la sporgenza presente nella parte più alta del collo della bottiglia), incidendo la parte anteriore e posteriore senza mai spostare o scuotere la bottiglia stessa.

Come seconda regola si spiega che dopo l'incisione la capsula deve essere eliminata e con un tovagliolo si dovrà pulire la parte superiore del tappo da eventuale polvere o muffe presenti. Fatto questo la terza regola richiede di prendere il cavatappi infilandola spirale al centro preciso del tappo, andando a fare circa 4,5/5 giri per poi iniziare a sollevare il tappo con una prima leva.

Con la quarta indicazione si chiede massima delicatezza e sensibilità per arrivare all'estrazione finale che non dovrà produrre rumori, avendo cura di non toccare mai il tappo con le mani. Infine come ultimo step, una volta estratto il tappo, lo si annusa, si pulisce il collo interno della bottiglia da eventuali residui e si passa al primo assaggio. Solo a quel punto, si potrà procedere- dice Scorsone- con la mescita del vino ai commensali, non dimenticando mai l'ordine delle precedenze (le donne per prime).

Alessandro Scorsone ricorda infine che anche l'apertura di una bottiglia di spumante segue delle regole ferree. In particolare, è necessario evitare l'accidentale fuoriuscita del tappo senza controllo. Una piccola distrazione potrebbe provocare dei seri danni, visto che la velocità di uscita del tappo si aggira intorno a circa 50 km/h.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie