ROMA - E' battaglia sugli esami organolettici per la classificazione degli oli, i panel test, con l'Italia che non non arretrerà di un millimetro per difendere questo strumento a garanzia di produttori e consumatori. Il Coi, Consiglio Oleicolo Internazionale, di cui fa parte la Spagna e ospita la sede, sta proponendo l'abolizione del panel test, che insieme alle analisi chimiche, rappresenta l'unico strumento previsto per legge per individuare un extravergine e consentirne la commercializzazione. A schierarsi duramente in questa battaglia è il Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, dopo che il mondo dell'industria olearia iberica, rappresentata dalle associazioni Anierac e Asoliva, avrebbe ribadito l'inaffidabilità del panel test attuale, i cui risultati la maggior parte delle volte, inficiano sulla reputazione proprio delle aziende spagnole.
"La levata di scudi degli industriali spagnoli - sottolinea il presidente Gennaro Sicolo che già nei giorni scorsi aveva lanciato l'allarme - testimonia come questo argomento sia il punto debole di una parte del mondo olivicolo iberico protesa alla ricerca del profitto a discapito della qualità". Secondo il presidente il panel test può essere perfezionato utilizzando anche le tecnologie di ultima generazione, "ma fino a quando non ci saranno studi scientifici seri e, soprattutto, liberi in grado di rafforzare i controlli organolettici esistenti, oggi i più credibili, la nostra posizione sarà sempre quella di difendere il prodotto dagli assalti di chi pensa più al profitto che alla vita delle persone". (ANSA).