Sotto accusa ancora una volta la sanità pubblica britannica. In questo caso nel mirino è finito la Public Health England (Phe), l'agenzia del ministero della Sanità di Londra, per aver trasferito, stando ad una inchiesta del Daily Telegraph, i dati clinici (sotto forma anonima) di 180 mila pazienti, malati di cancro ai polmoni, ad una società americana che lavora per il colosso del tabacco Usa, la Philip Morris. L'azienda che da tempo fa da consulente al gruppo statunitense si chiama William E. Wecker Associates. Il timore, sottolineato dal giornale, è che quei dati possano essere utilizzati nei casi legali per minimizzare le conseguenze del fumo sulla salute o contrastare l'introduzione di norme più stringenti nel Regno o altri Paesi. Ma soprattutto ci potrebbe essere stata una violazione della privacy dei pazienti, a cui la malattia era stata diagnosticata fra il 2009 e il 2013, in quanto i loro dati sensibili sono stati raccolti e passati alla società Usa senza il loro consenso. (ANSA)
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