Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Curcuma è killer anti-tumore, scoperto in che modo

La sostanza unita al platino riesce a uccidere le cellule malate

Redazione ANSA ROMA

Scoperto il modo per far penetrare nel corpo la curcumina, il 'killer anti-tumore' presente nella curcuma. Gli studiosi dell'Università dell'Illinois sono infatti riusciti a combinarla con il platino.
    La curcumina è scarsamente solubile in acqua: fenomeno, questo, che invece è fondamentale per permettere alle sostanze di fluire all'interno del flusso sanguigno. Secondo quanto appurato dagli studiosi, la combinazione platino-curcumina arriva a uccidere le cellule tumorali frammentandone il Dna. Anche se i ricercatori hanno solo testato la somministrazione di curcumina, il contributo di questo studio al trattamento del tumore potrà avere nuovi effetti anche dalla probabilità che il metodo funzioni con altri farmaci.


    "Nella terapia del cancro, una delle misure che vincola un certo numero di farmaci è la loro scarsa solubilità", ha commentato Dipanjan Pan, docente di bioingegneria all'Università dell'Illinois a Urbana-Champaign. "La fattibilità diventa importante solo quando il farmaco diventa solubile in acqua.
    Quindi, indipendentemente da come viene somministrato il farmaco, per via endovenosa o orale, alla fine deve essere assorbito dagli organi del corpo", ha continuato. Il lavoro dei ricercatori dell'Illinois è stato pubblicato su Pnas.
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA