Contro l'omologazione, all'insegna della libertà. In tutti i sensi. La moda per l'inverno 2018 è più democratica che mai, dalle passerelle di Milano arrivano le proposte per tutte le personalità: c'è la passione per l'uniforme e un guardaroba utilitario, ci sono stampe e loghi (soprattutto quelli iconici dei grandi brand del Made in Italy), e l'amore per la montagna (con tutte le contaminazioni possibili), ma anche accenti etnici, per non parlare delle collezioni dal tocco streetwear e underground (che tanto piaceranno ai Millenials). In sostanza la regola è una: non ci sono regole, seguire la propria personalità.
Utilitario ed elegante è il guardaroba dell'uomo Prada, con l'amato nylon nero eletto tessuto-icona di collezione. La passione per l'uniforme è anche quella di Neil Barrett, che lo interpreta in tutte le silhouettes possibili, mentre da Les Hommes diventa armatura per la vita di città.
Poi le stampe, da qualche stagione ormai amate dai più. Gli iconici angeli e broccati tornano da Dolce & Gabbana, mentre Donatella Versace, ispirata dal mondo della casa (ovviamente Versace), riprende alcune stampe iconiche, dalla 'Giaguaro' del 1996 a quella che celebra 'Amore e psiche'. Da Fendi è logo-mania con la nuova collaborazione con l'artista @Hey_Reilly (così su Instagram dove ha oltre 77 mila follower) che ha reinterpretato il logo dalla doppia F e i tessuti della collezione.
Il mix & match prosegue con la passione per le altitudini, la montagna e l'escursionismo. Ecco allora maxi parka con pelliccia, scarponcini da trekking con alta suola in gomma o polacchini con la para (Tod's), maglioni over dalla trama spessa. La neve soffice, ma anche il legame tra natura e tecnologia ispirano anche Ermenegildo Zegna con una tintura sostenibile per il cashmere in cui i colori sono ottenuti solo da elementi naturali come fiori, erbe, legno, foglie e radici.
Ispirazione montagna anche da Billionaire, con trench in coccodrillo e visoni rasati, per uomini jet-setter internazionali. Da Marni Francesco Risso si lascia contaminare dall'Everest e dai capi da escursione, aggiungendo poi un tocco etnico con tessuti africani e sete cinesi. E' una tribù multietnica anche quella di Diesel Black Gold, con il nuovo chiodo con le frange o gli inserti presi dai tappeti Navajo, che tornano anche su bomber, caban militari e pantaloni in denim.
Infine la tendenza streetwear, sempre forte, ispirata dalla vita di città come New York, Los Angeles, Shanghai, Tokyo. Lo stile underground si mixa con lo sportswear, facendo sì che felpe, T-shirts, pantaloni della tuta (con bottoni laterali, elastico sul fondo e coulisse) siano sempre tra i must have, per i millenials ma non solo (Gcds, Represent, Marcelo Burlon).
L'accessorio irrinunciabile? La sciarpa da tifoso, colorata e logata, che invece delle squadra preferita porta il nome del brand. (ANSA).
Moda uomo, dalle sfilate le tendenze, vince il mix sportivo-elegante
Uniforme, stampe, montagna i must, continua passione streetwear
- di Beatrice Campani
- MILANO
- 16 gennaio 2018
- 20:14