Entro il 2025 aumenterà di oltre un milione di tonnellate all'anno il compost prodotto dalla trasformazione dei rifiuti organici. L'annuncio, in occasione della Giornata Mondiale del Suolo, è stato fatto oggi ad Assisi durante la seconda edizione della tavola rotonda "Dalla terra alla Terra - il suolo tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita", organizzata dal Consorzio italiano compostatori (Cic).
La città di San Francesco è stata protagonista anche perché, per l'occasione, è stato presentato "Fra' Sole", il progetto di sostenibilità del complesso monumentale del Sacro Convento. Qui il Cic, è stato sottolineato, organizzerà infatti la raccolta dei rifiuti organici per trasformarli in compost di qualità da riutilizzare nei terreni del convento come fertilizzante naturale. "Promuovere le buone pratiche per la raccolta dei rifiuti organici significa anche difendere il suolo" ha sottolineato Massimo Centemero, direttore del Cic. "Il suolo - ha aggiunto - è per il pianeta una risorsa strategica da cui dipende anche la regolazione dei cambiamenti climatici e per questo motivo deve essere preservato con azioni e politiche concrete che contrastino minacce come erosione, contaminazione, impermeabilizzazione".
La tavola rotonda è stata aperta dai saluti del sindaco di Assisi, Stefania Proietti. Per approfondire le principali minacce per il suolo, come l'erosione, l'impermeabilizzazione, la perdita di materia organica, la diminuzione di biodiversità e l'incremento di contaminazione, sono intervenuti, oltre a Filippo Gallinella, presidente Commissione Agricoltura della Camera, Alberto Orgiazzi, Jrc European Commission, Francesco Ferrante, Kyoto Club, Giovanni Gigliotti, Sica Università di Perugia, Walter Ganapini, comitato scientifico Agenzia europea dell'Ambiente e Jean Baptiste Sourou che ha illustrato l'esperienza africana del Benin.
Orgiazzi nel suo intervento ha spiegato come i cambiamenti climatici impattino la biodiversità. "Le minacce - ha detto - sono tante e l'erosione del suolo è la più forte".
Queste problematiche, ha poi sottolineato Ferrante, "colpiscono quei popoli che hanno meno responsabilità"."Si fa troppo poco - ha aggiunto - per mettere in pratica le buone pratiche".
Per Gigliotti, inoltre, "si possono produrre rifiuti senza impattare sull'ambiente e sulle persone".
"Fondamentale", secondo Ganapini, è "ricostruire una cultura del suolo e capire che è la risorsa più limitata che abbiamo".
"Finora - ha quindi ribadito anche l'on. Gallinella - non abbiamo capito qual è il vero legame tra l'uomo e il suolo, con quest'ultimo che abbiamo usato in maniera aggressiva". Il parlamentare ha poi garantito che questo tipo di tematiche legate anche all'agricoltura "saranno affrontate con i colleghi in Commissione e tenute ben presenti per future azioni".
Padre Fanelli, infine, ha parlato del progetto di sostenibilità del Sacro Convento che grazie alla partecipazione del Cic prevede la raccolta differenziata dei rifiuti organici e la loro trasformazione in compost. Ma al centro dell'iniziativa, ha ricordato, c'è l'educazione ambientale non solo dei frati del convento ma anche dei milioni di pellegrini che ogni anno visitano Assisi e la tomba di San Francesco.
In collaborazione con:
CIC - Consorzio Italiano Compostatori