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Collisione fra navi: Costa, comandanti limitino al massimo i danni

Ministro, invierò formale provvedimento. Tutelare il Santuario Pelagos

Redazione ANSA ROMA

"Farò pervenire ai comandanti delle navi mercantili", attraverso "gli Organi Consolari delle rispettive bandiere, un formale provvedimento che imponga loro di adottare sin d'ora ogni misura ritenuta utile per limitare al massimo i danni alle risorse naturali italiane. Ci troviamo all'interno del Santuario dei Cetacei Pelagos, in un'area particolarmente sensibile per la vita marina". Lo afferma il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a proposito della collisione di due navi a nord della Corsica aggiungendo che "ferma restando la competenza della Francia ad adottare le misure ritenute tecnicamente più idonee ad assicurare la risoluzione delle diverse problematiche scaturenti dal sinistro marittimo in questione, ho espresso la mia preoccupazione perché vengano adottate tutte le necessarie precauzioni per il disincastro delle navi".
    Nella nota il dicastero aggiunge che "la Guardia Costiera francese ha stimato la quantità di prodotto sversato in mare tra 100 e 300 metri cubi che si è frammentato in cinque macchie che vanno alla deriva al largo (nord-ovest) della Corsica per una lunghezza 25 chilometri. I nostri mezzi antinquinamento, che lavorano sotto il coordinamento della Francia, hanno già recuperato parte del combustibile fuoriuscito, circa 150 metri cubi di prodotto oleoso misto ad acqua.

Il ministero dell'Ambiente, si legge nella nota, "continua a seguire con la massima attenzione l'evolversi della situazione al largo dell'estremità settentrionale della Corsica, in acque di giurisdizione francese, dove il 7 ottobre si è verificata una collisione tra due navi mercantili". Il ministero, "focal point italiano per il contrasto agli inquinamenti marini, sotto l'Accordo italo-francese-monegasco RamogePol-Plan - prosegue la nota - si è subito attivato inviando tre navi specializzate nel contenimento e recupero di prodotti inquinanti alle quali si è aggiunta una nave dell'Agenzia per la sicurezza marittima europea, oltre a mezzi aerei e navali della Guardia Costiera italiana, anch'essi prontamente in loco immediatamente dopo l'accaduto".
   

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