Basta generalizzazioni e
"martellanti e denigratorie campagne di alcuni mass media": i
sacerdoti di Castel Volturno chiedono alle istituzioni impegni
concreti per il territorio, visto che alle denunce "nulla o
quasi nulla è mai seguito in termini di riforme e interventi
strutturali". In un documento diffuso oggi si condanna
"l'assalto mediatico, che salvo rare eccezioni, non si ferma
alla osservazione del male, ma spesso lo amplifica dando
un'immagine distorta della realtà. Alla mafia nigeriana che
gestisce, in concorrenza o combutta con le camorre locali, lo
spaccio di droga e la tratta delle donne, corrispondono migliaia
di immigrati che vivono onestamente e alacremente spesso
sfruttati sui luoghi di lavoro e nelle abitazioni abusive. Il
risultato è una generalizzazione che genera pregiudizi e paure
ingiustificate, alimentando il disagio, spianando la strada a
rassicuranti scorciatoie militaristiche e creando facili
giustificazioni alla mancanza di interventi sociali, vera
emergenza del territorio".
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