Due "caporali", un tunisino e la
sua compagna ucraina, entrambi 49enni, sono stati arrestati
dalla Guardia di Finanza di Mondragone (Caserta) con l'accusa di
intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Secondo
quanto emerso dall'indagine della Procura della Repubblica di
Santa Maria Capua Vetere, i due - finiti agli arresti
domiciliari - avrebbero reclutato quotidianamente decine di
persone, dalle trenta ad un massimo di novanta, soprattutto di
nazionalità bulgara, comunità molto presente a Mondragone e su
tutto il litorale domizio, per farle lavorare nei campi agricoli
di Vairano, Pietravaivano e zone limitrofe dell'Alto-Casertano,
con orari massacranti e paghe misere, da cui i due caporali
detraevano anche i soldi per il trasporto.
Nell'inchiesta risultano indagati anche i due imprenditori
agricoli, un 61enne di Fondi (Latina) e un 53enne di Giugliano
in Campania (Napoli), titolari di aziende agricole con sede a
Fondi, e a Falciano del Massico.
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