Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morto migrante investito, un arresto

ERA FUGGITO DOPO LO SCONTRO

Morto migrante investito, un arresto

Vittima era in sella a bici, incidente giovedì su statale 106

CORIGLIANO CALABRO (COSENZA), 16 giugno 2018, 10:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' stato identificato e arrestato, con l'accusa di omicidio stradale aggravato, il responsabile della morte di Banna Jallow, il migrante diciottenne del Gambia investito nella tarda serata di giovedì scorso lungo la statale 106 ionica, nel territorio di Corigliano Calabro, mentre era in sella alla sua bici e deceduto dopo il ricovero in ospedale.
    Rosario Docimo, 23 anni, di Corigliano Calabro, noto alle forze dell'ordine per reati in materia del Codice della strada, contro la persona ed il patrimonio e che dopo l'incidente era fuggito, è stato identificato dai carabinieri, che in un primo tempo erano risaliti all'automobile che aveva investito il migrante. La vettura (un'Alfa Romeo "147"), é risultata intestata al padre di Docimo e priva di copertura assicurativa.
    Tornato a casa, il giovane aveva rivelato quanto era accaduto al fratello e alla fidanzata, che lo avevano aiutato a ripulire l'auto e a nasconderla dietro l'abitazione e che per questo sono stati denunciati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza