"Ancora ci vediamo
costretti a vedere con i nostri occhi la morte sulla Ss 650, la
Fondovalle Trigno. Quanti morti volete ancora sulla vostra
coscienza prima di darvi una mossa, classe politica, inetta ed
incapace di leggere le vere e necessarie esigenze del territorio
e dei suoi abitanti". Così il presidente del Comitato
Pro-Trignina Abruzzo e Molise Antonio Turdò all'indomani
dell'incidente stradale che ha visto il decesso di tre persone
ed il coinvolgimento di cinque mezzi - un tir, due furgoni e due
auto - al km 40 dell'arteria veloce, nei pressi del bivio per
Trivento. L'associazione chiede il raddoppio dell'arteria
veloce, tra le più pericolose presenti in Molise.
"Nella giornata di ieri in seguito ad un incidente stradale
nei pressi di Trivento hanno perso la vita tre persone, operai e
camionista che, per motivi di lavoro, percorrevano la strada,
arteria principale di collegamento sulla direttiva Adriatico-
Tirreno - ha proseguito Turdò -. Sono mesi che continua il
nostro impegno per coordinare ed organizzare un vero e proprio
tavolo istituzionale che prevede il raddoppio della Fondovalle
Trigno almeno da San Salvo (Chieti) a Bagnoli del Trigno
(Isernia). Da parte delle Istituzioni abbiamo ricevuto una
disponibilità molto generalista e senza impegno".
Il Comitato esprime rabbia per l'accaduto e punta il dito
contro la classe politica che accusa di immobilismo. "In alcune
zone del Nord Italia, avete realizzato pedemontane, camionali,
varianti di valico, autostrade a cinque corsie e a noi nemmeno
il raddoppio per ogni senso di marcia".
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